Sei mai stato sulla luna?

Questa domanda mi fu posta da un oratore in una delle tante serate “formative” che ho frequentato negli ultimi anni. La mia risposta, stranamente, fu immediata… “SI!” Il relatore di turno con occhi spalancati e un bel viso da furbetto, continuò naturalmente con un’altra domanda.

“Quando?”

Sempre! gli dissi. Tutti le notti io vado sulla luna, ci vado in autobus, in auto, a volte in treno e raramente prendo anche l’aereo.

Ci vado perché amo la tranquillità, il viaggio risulta sempre piacevole e la compagnia pure.

Ci vado per trovare me stesso, per pormi tante domande e soprattutto per darmi tutte le risposte. Li, in quei luoghi, posso tranquillamente urlare, sbraitare, prendere a calci tutti e tutte le cose che mi capitano a tiro di piede e  nessuno potrà dirmi nulla. E’ uno spettacolo!

Si,  sono stato sulla luna e ci vado ogni notte quando dormo!.

Il furbetto relatore allora, esplose in una sonora risata e  con voce da gran superiore ci disse “ma, allora ci vai sognando!  non fisicamente” continuando a ridere.

Si! continuai. Io ci vado con le ali della della fantasia, ci vado perché ho la necessità di addormentarmi  con un sogno per poter avere un motivo di esistere quando al mattino mi sveglierò.

Il bello di tutto questo è  che dalla luna io poi torno a casa sempre a piedi. Si!  a piedi, perché il percorso dura di più, perché ho tutto il tempo per valorizzare, comprendere quelle risposte che ho ricevuto alle mie domande, e su come e quando applicarle, e poi perché ho la possibilità di godermi i pianeti, le stelle, controllare il respiro ed assaporare la vita.

Le risate stranamente terminarono  e iniziò un lungo silenzio, uno strano silenzio.

Sicuramente, e di questo ne sarò certo, che nel mio prossimo viaggio sulla luna incontrerò tanti dei presenti alla  serata e che in silenzio, magari sottovoce si stavano chiedendo “perché io non ci sono ancora stato?”

Carmine